Diserbo mais: la strategia integrata è d’obbligo
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Diserbo mais: la strategia integrata è d’obbligo

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Nel diserbo mais è vincente la strategia di controllare le infestanti con un approccio integrato e attrezzature ottimizzate a partire da pneumatici che aumentino l’efficacia degli interventi.
La diminuzione delle sostanze attive disponibili per il diserbo del mais sta complicando, e non di poco, la vita degli agricoltori. Gli erbicidi con effetto residuale sono sempre più limitati nell'Unione Europea e viene meno il loro grande vantaggio per l'agricoltura, ovvero la persistenza nel suolo dopo l’applicazione. Tuttavia, un controllo efficace delle infestanti rimane possibile attraverso una gestione integrata che combini strategie agronomiche e l'uso di attrezzature con pneumatici specifici, capaci di migliorare la precisione e ridurre il compattamento del terreno. Continua a leggere per scoprire tutti i dettagli!
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I limiti al diserbo nel 2025
Con l’arrivo della stagione maidicola 2025, gli agricoltori devono ripensare le strategie di diserbo a causa di nuove regole e cambiamenti ambientali. La revoca dell’erbicida S-metolaclor, le restrizioni sulla terbutilazina e l’impatto dei cambiamenti climatici rendono necessario adottare soluzioni più adatte alle esigenze di ogni territorio. S-metolaclor, appartenente alla famiglia delle cloroacetamidi, è stato per anni un pilastro nelle strategie di pre-emergenza per il controllo delle graminacee annuali e delle ciperacee, come Cyperus esculentus, specie invasiva in espansione nei principali areali maidicoli. La molecola garantiva risultati stabili nel tempo e rappresentava una valida opzione contro ecotipi resistenti di giavoni (Echinochloa crus-galli), soprattutto in quelle zone dove gli erbicidi ALS mostravano una ridotta efficacia a causa della resistenza acquisita.
La gestione integrata è ora obbligatoria
La gestione dei giavoni nei contesti con elevata pressione di infestazione d’ora in poi richiederà quindi un'integrazione più attenta delle applicazioni in pre-emergenza con interventi mirati in post-emergenza, adattando le scelte agronomiche alla biodiversità locale delle infestanti. Un ulteriore nodo critico è rappresentato dalle restrizioni sull'uso della terbutilazina, che variano a seconda delle formulazioni e possono limitare l’intervento sia temporalmente che spazialmente. Questo vincolo rende più complessa la gestione di infestanti competitive come poligonacee, Acalipha, Bidens e Galinsoga, che possono compromettere seriamente la produttività della coltura. In aree dove la presenza di ciperacee è particolarmente problematica, l’assenza di S-metolaclor impone poi una riflessione non solo sulle tecniche di diserbo del mais, ma anche sulle colture in successione, per evitare la proliferazione delle specie infestanti più aggressive. Diventa quindi fondamentale combinare diversi tipi di erbicidi, migliorare le tecniche di lavorazione del terreno e considerare soluzioni agronomiche alternative. Questo permetterà agli agricoltori di controllare le infestanti senza compromettere la sostenibilità delle coltivazioni. Insomma, nel 2025 non si può più guardare al diserbo nel mais senza scegliere un approccio pianificato, flessibile e dinamico, capace di adattarsi a vincoli e normative da un lato, ma garantendo dall'altro il mantenimento di rese accettabili e di costi gestibili.
Il mix di strategie agronomiche senza rinunciare all’agrochimica
Il nuovo approccio alla difesa del mais dalle infestanti competitive lo si potrebbe definire quindi come un vero e proprio mix di strategie che includano un uso consapevole degli erbicidi disponibili, facendo attenzione a diversificare i meccanismi d'azione per evitare il rischio di resistenze. E diventa fondamentale anche l’azione agromeccanica, improntata su attrezzature allestite con componenti che massimizzino la loro operatività. Non solo. Rotazione colturale e impiego delle cover crop possono ridurre la pressione delle infestanti, soprattutto se abbinati a seminatrici equipaggiate con gomme specifiche per lavorazioni leggere, che minimizzano l’impatto sulla copertura vegetale e agevolano il passaggio su terreni coperti. Anche il diserbo meccanico sta guadagnando importanza: sarchiatrici di precisione guidate da sistemi GPS-RTK, montate su trattori con pneumatici ad alta trazione e stabilità, garantiscono passaggi precisi tra le file senza danneggiare le piante di mais. Le semine intelligenti e l'uso di genetiche innovative sono altre leve strategiche. Ad esempio, l'uso di gomme con battistrada ottimizzato per la semina riduce il compattamento delle zone di germinazione, favorendo uno sviluppo più rapido delle piante e una copertura più veloce del terreno, che aiuta a soffocare le infestanti emergenti
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Il ruolo degli pneumatici non è da sottovalutare
Quando si parla di strategia integrata ci si riferisce a tutti gli elementi che competono a massimizzare l’efficacia dell’operatività in campo, inclusa la componentistica. E tra i diversi tipi di supporto che possono essere impiegati c’è anche quello, fondamentale, della scelta indicata delle gomme per i mezzi agricoli coinvolti. L'adozione di pneumatici giusti per ogni fase della gestione delle infestanti è fondamentale. Sprayer e trampoli con pneumatici stretti e rinforzati permettono di operare anche su mais in crescita avanzata senza danneggiare le piante, mentre trattori con gomme VF (Very High Flexion) consentono di lavorare con pressioni più basse, distribuendo il peso su una superficie maggiore e riducendo l’impatto negativo sul suolo. Macchine per il diserbo meccanico con pneumatici antiforatura sono essenziali per garantire continuità operativa su terreni difficili o ricchi di residui colturali. La gestione integrata delle infestanti passa quindi anche dall'uso di attrezzature dotate di pneumatici avanzati, consente agli agricoltori di mantenere produttività e sostenibilità. Riducendo il numero di passaggi e ottimizzando ogni intervento, è possibile controllare le malerbe senza compromettere la salute del suolo e delle colture. Nel 2025, il diserbo del mais non può più basarsi su soluzioni isolate. Solo un approccio integrato, che combina strategie agronomiche, uso mirato degli erbicidi e attrezzature ottimizzate, permetterà agli agricoltori di affrontare le nuove sfide senza compromettere rese e sostenibilità. Continua a seguire il nostro blog per scoprire le migliori strategie di diserbo, le ultime novità del settore e i consigli pratici per una gestione efficace e sostenibile delle colture!
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