Modalità e tempistiche di invio dei dati
I dati potranno essere inviati singolarmente o in modalità massiva. Agea ha previsto infatti due modalità di invio delle informazioni: la prima prevede l’utilizzo di un applicativo contenuto all’interno del Sian che permette di indicare le diverse attività rispetto agli appezzamenti dichiarati nel PCG. Tale procedura è aperta a tutti gli utenti che hanno facoltà di operare nel fascicolo aziendale, compresi gli agricoltori. Si tratta di una maschera che consente di registrare in maniera puntuale tutte le informazioni obbligatorie circa le attività effettuate dagli agricoltori nei diversi appezzamenti del Piano Colturale Grafico. La seconda modalità, invece, contempla l’invio massivo delle informazioni: come accennato in precedenza, la tenuta del quaderno di campagna in molti casi già avviene con l’utilizzo di strumenti informatici. Attraverso tale modalità è possibile riversare i dati contenuti nei database di tali applicativi direttamente nei sistemi dell’amministrazione, sfruttando servizi che l’amministrazione ha messo a disposizione degli utenti (sia per lo scarico degli appezzamenti del PCG che per l’invio dei dati). Attualmente tale modalità di invio delle informazioni è a disposizione dei Centri autorizzati di assistenza agricola (Caa) coordinati che possono sfruttare i loro applicativi per soddisfare gli obblighi. Al momento i dati da inviare sono quelli obbligatori per legge. Tuttavia, il sistema permette di ospitare anche altre informazioni che potrebbero essere utilizzate, ad esempio, dalle Regioni per eseguire controlli relativamente agli impegni dei diversi CSR (Complemento di Sviluppo Rurale), con riferimento ai Piani Strategici della PAC, dove le Regioni hanno responsabilità nella gestione e nel monitoraggio degli impegni presi dagli agricoltori o dagli enti beneficiari di contributi, con particolare riferimento Azioni Clima-Ambiente (ricordiamo che nell’ambito della PAC, le ACA riguardano le misure o interventi che mirano a incentivare pratiche agricole sostenibili, volte a ridurre l’impatto ambientale o a preservare la biodiversità, per cui l’agricoltore che vi aderisce potrebbe ricevere fondi in cambio del rispetto di pratiche ecocompatibili). Attualmente le scadenze di invio non sono ancora state definite, ma è probabile che vi siano più finestre durante l’anno per trasmettere i dati raccolti.